Abbiamo 48 ospiti e nessun utente online
Nos autem, cui mundus est patria velut piscibus equor (Dante, DVE I, VI, 3)
“Noi che abbiamo per patria il mondo come i pesci il mare”
Con questo spirito Dante affronta la sua ricerca del volgare eccellente, la lingua che è di tutti ma non è di nessuno.
Conversazione sul volgare eccellente a Casa Petrarca - Cascina Linterno.
È stato un grande onore parlare del De Vulgari eloquentia di Dante nei locali restaurati della Cascina Linterno di Milano, l’oasi di pace in cui Petrarca amava ritirarsi nel suo lungo soggiorno milanese. Il luogo è suggestivo, l’ospitalità assicurata da persone colte e sensibili che lottano perennemente contro l’assedio della speculazione edilizia con la sola forza della cultura.
Nel DVE Dante si considera un cacciatore alla ricerca del miglior volgare italiano, addentrandosi nella selva di brutti dialetti parlati nella nostra penisola. La lingua nostra comune esiste ma non appartiene a nessuno, va cercata con cura, come fecero Dante e Petrarca, perché è la nostra lingua, quella del futuro, una lingua eccellente, da usare nella prosa e nella poesia.
Per la sintesi https://csapetrarca.it/il-racconto-della-conferenzade-vulgari-eloquentia/
Il testo della conferenza è disponibile a richiesta
La divinità venerata dai Romani aveva delle caratteristiche originariamente agricole. Si può dedurre da numerose testimonianze. Possiamo fare riferimento a due testi, sicuramente di età arcaica.
Per un po’ di tempo marzo fu il primo mese dell’anno nel calendario primitivo che gli antichi romani avevano diviso in dieci mesi; rimase in quella posizione fino al II secolo a.C., quando fu “retrocesso“ al terzo posto, dove si trova tuttora.
Il nome del primo mese dell’anno deriva da [mensis] martius, (< Mars, Martis) in onore del mitico padre di Romolo, fondatore della Città, per ricordare la bellicosità di un popolo che avrebbe creato una delle più grandi civiltà del tempo antico anche grazie al suo potente e organizzato esercito.
Il dio italico Marte è generalmente identificato con il dio greco Ares, figlio di Zeus ed Era, dio della guerra per gli antichi greci. La sovrapposizione però non è perfetta, perché il dio greco era un po’ diverso.
Per comprendere meglio le caratteristiche di questa divinità greca andiamo a rileggere qualche testo antico.
Pagina 1 di 35