Multimedialità al servizio dell’intrattenimento storico
Da un po’ di tempo si moltiplicano le pagine Facebook che si occupano di lingue classiche, di archeologia e di altri aspetti della civiltà antica. Seguirle tutte è impossibile, seguirne alcune è complicato, perché in Facebook prevale sempre la notizia più recente, che sostituisce quella più “vecchia”, anche se più interessante. Che fare?
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Petrarca - Elegia per la morte del nipotino Francesco
Prendendo spunto da un interessante post della pagina Facebook Scripta legamus (che consiglio vivamente) che invitava alla rilettura di un’epigrafe pavese con il testo di un’elegia petrarchesca, vorrei dedicare un approfondimento sull’argomento, unito a qualche considerazione personale.
L’epigrafe si trova esposta nel Castello Visconteo di Pavia, appesa a una parete, nel contesto dei Musei Civici. Originariamente si trovava nell’antica chiesa di San Zeno[1], risalente al XII secolo, sconsacrata nel 1789 e parzialmente demolita dal proprietario, il marchese Luigi Malaspina di Sannazaro.
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Importante - un aggettivo per tutte le occasioni
Non solo nelle cronache calcistiche, ma anche nel lessico quotidiano della lingua parlata, c’è un aggettivo che si accompagna a un’infinità di sostantivi, un aggettivo che sembra buono per tutte le occasioni: importante. La sua diffusione incontrastata lo declassa nuoce ad aggettivo generico di scarso valore.
Ripercorriamone la storia, a partire dal verbo da cui deriva: il verbo latino importare.
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Marziale non sprecava la carta (come noi)
Anche ai tempi di Marziale i libri erano cari e uno scrittore, soprattutto se non era ricco, doveva stare attento al costo della materia prima e ai costi editoriali, se voleva guadagnare con il proprio lavoro. Il poeta stesso ne parla nel primo epigramma del secondo libro dei suoi Epigrammi.
Ecco il testo accompagnato dalla traduzione, da un breve commento e una riflessione.
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Che fine ha fatto il “tesoro di Como”?
In un precedente articolo avevo dato notizia del cosiddetto “tesoro”, un recipiente contenente 1000 monete d’oro e altri oggetti preziosi risalenti al V secolo, scoperto casualmente a Como. Eravamo nel lontano 2018 e così concludevo la notizia in breve: “Ora inizia la fase di studio, dalla quale saranno lontani i riflettori della cronaca”.
Ai quasi duemila lettori di quella notiziola dedico questo aggiornamento, che dà un’idea del prezioso lavoro svolto dagli archeologi e dalle riviste di archeologia.
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