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Notte del Liceo Classico a Liceo Beccaria di Milano: una serata bellissima, in cui i ragazzi sono diventati protagonisti, hanno compreso che il liceo era loro, insieme ai loro professori hanno messo da parte il registro e hanno portato il loro entusiasmo, i loro studi, la loro cultura. E per una notte il Liceo è stato loro, si sono messi in gioco, sacrificando il tempo libero (sempre poco) per dimostrare che studiare è bello e che gli studi sono parte della loro vita. Grazie ai miei colleghi che si sono ricordati anche quest'anno di me, grazie ai ragazzi, davvero straordinari, a tutti gli organizzatori, in particolare alla collega Anna Bianchi per l'encomiabile impegno, ma anche agli studenti dell'accoglienza (bravissimi e bellissimi), al Preside e a tutto il personale che ha permesso a questa serata di essere annoverata come memorabile.
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Sono aperte le iscrizioni al Corso di Lingua e Letteratura latina 2018, che si terrà presso l'Archivio di Stato di Milano dalle ore 9.30 alle 11 di sabato per complessive venti lezioni. La prima lezione si terrà Sabato 27 gennaio nella Sala Conferenze. Il Corso è a numero chiuso e gratuito. Iscrizioni entro il 25 gennaio 2018 tramite email a:
Altre informazioni su questo sito alla voce di menu Corso di latino - Corso 2018
Rif: http://www.archiviodistatomilano.beniculturali.it/it/21/news/467/gennaio-in-archivio
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Anche quest’anno il Liceo Beccaria mi ha coinvolto nell’evento che venerdì 12 gennaio 2018 aprirà ai cittadini le porte del più antico liceo di Milano. L’iniziativa, di carattere nazionale, è alla terza edizione e aderiranno quattrocento licei in tutta Italia, come si legge in questo articolo de La Stampa.
Con la collaborazione di alcuni colleghi che non si sono dimenticati di me farò da coordinatore di un gruppo di studenti che si muovono nell’ambito della multimedialità. Immagini, testi, recitazione al servizio di due testi letterari molto vivaci: l’idillio Le Siracusane di Teocrito e la satira IX del primo libro delle Satire di Orazio, detta “Il seccatore”.
Per la scuola è un momento magico: l’edificio si anima quasi per intero, i corridoi diventano esposizioni, le aule diventano laboratori e l’austera Aula Magna diventa teatro di prosa, di musica e di multimedialità. I professori lasciano nel cassetto il registro e si trasformano in consiglieri. I ragazzi vivono la scuola in modo diverso, diventano protagonisti, tuffandosi in un repertorio di sapienza che nasce nel mondo antico e si proietta verso il futuro spaziando tra letteratura, scienza e arte.
Chi vuole conoscere questo aspetto diverso del mondo classico venga al Liceo Beccaria per partecipare a questa notte magica, vi conquisteranno questi giovani che generosamente impegnano il loro tempo libero (non è mai tanto al Liceo) per darvi un’idea di quanto può essere bello studiare; unica raccomandazione: la prenotazione è obbligatoria. Appuntamento a Milano dalle 18.30 alle 23.30 in via Carlo Linneo 5. Il programma è a questa pagina del sito.
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Le terme di Caracalla tornano virtualmente a risplendere
La multimedialità può realizzare il sogno di ogni appassionato dell’antichità: vedere le splendide opere degli antichi così come le potevano vedere i cittadini di Roma antica. Grazie alla realtà virtuale possiamo oggi tornare nel III secolo, sotto l’imperatore Caracalla, figlio di Settimio Severo, che fu imperatore dal 211 al 217 d.C.
Politicamente Caracalla viene ricordato per la Constitutio Antoniniana, la legge con cui l’imperatore estendeva la cittadinanza romana a tutti gli abitanti (liberi) dell’Impero. Le imponenti rovine delle terme inaugurate nel 216 possono spiegare le accuse di megalomania che gli furono mosse: un’area immensa, dove furono costruiti ambienti vastissimi, dagli alti soffitti, con spazi adornati di marmi, statue, mosaici e colonne monumentali.
Le terme furono smontate pezzo per pezzo e oggi ci si dovrebbe spostare in vari luoghi della città per ammirarne alcuni, oppure addirittura andare a Napoli, al Museo Archeologico. Invece da oggi basta andare al sito archeologico, indossare gli speciali visori e ammirare la bellezza dell’opera antica, confrontandola con le rovine che sono sotto i nostri occhi. Un bel video dell’ANSA si può raggiungere qui; La Stampa ne parla qui (dopo la pubblicità) e il Corriere dedica un bell’articolo alla pag. 31 del numero di oggi mercoledì 20 dicembre, raggiungibile qui
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Lezione multimediale un po’ particolare quella del prossimo sabato 7 ottobre 2017: darà l’occasione per la lettura di un riassunto della favola di Amore e Psiche corredata da qualche effetto speciale. Ecco due note introduttive sul rapporto tra Le Metamorfosi di Apuleio e il Decameron di Boccaccio.
Secondo Vittore Branca[1], Boccaccio sentì Apuleio “come un suo precursore, l’unico autore della letteratura greca e latina che avesse prestato orecchie alle narrazioni del popolo e le avesse ritenute degne di una consacrazione letteraria”.
Apuleio effettivamente si sentì debitore alla tradizione della fabula Milesia, più volte ricordata nella sua opera e particolarmente sottolineata nell’introduzione. La fabula Milesia era un genere di narrativa popolare, dai sapori forti e dai contenuti spesso ai limiti della decenza; potrebbe essere assimilata alle nostre storielle divertenti, con le quali alcuni narratori riescono ad avvincere l’uditorio facendolo ridere.
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