La notte del Liceo Classico Beccaria

Notte di stelle, con gli studenti del Liceo Beccaria sul palco dell’Aula Magna. Notte entusiasmante ad alto tasso adrenalinico. Dopo giorni di prove e di impegno è arrivato il giorno dello spettacolo. Musica, recitazione, canto e ballo, gli studenti non sono solo quelli che studiano e che affrontano le verifiche nel corso dell’anno scolastico, ma sono persone con una vita ricca di interessi e di passioni. Questo è apparso evidente nello spettacolo in due tempi offerto dal nostro liceo. Un grande applauso a tutti e lunga vita al Liceo Classico e al Liceo Beccaria.

Il canto della mummia

Con questo titolo alquanto misterioso i ragazzi che hanno aderito al mio progetto hanno voluto intitolare lo spettacolo multimediale presentato in occasione della V Notte Nazionale dei Licei Classici, il 17 gennaio 2019.

Tutto è nato quando ho raccontato la storia del papiro di Hermopolis,

un papiro del II secolo a.C. che contiene alcuni segni di notazione musicale sopra i versi 338 - 344 dell’Oreste di Euripide. 

Questo papiro è stato scoperto “smontando” l’involucro di cartapesta (cartonnage) di una mummia: uno dei fogli di papiro utilizzati conteneva alcuni versi dell’antistrofe del primo stasimo (scusate ragazzi, avevo detto terzo) della tragedia euripidea. Sopra le parole comparivano dei segni di notazione musicale. Alcuni studiosi di musica antica si sono cimentati nella ricostruzione della melodia originale, pervenendo a risultati convergenti e, cosa che ha la sua importanza, piacevoli. La tragedia antica non era costituita solo dal testo, ma era uno spettacolo complesso, espressione di arti diverse e numerose.

Ho fatto ascoltare una registrazione tratta dall’album LP Harmonia Mundi HM1015, Musique de la Grèce antique, Atrium Musicae de Madrid diretta da Antonio Paniagua; dopo l’ascolto della musica, ho lasciato spazio libero alla fantasia dei ragazzi.

Hanno subito capito tutti che non volevo interpretare la parte del professore che dà istruzioni e valuta gli alunni, volevo lasciarli liberi di rielaborare, limitandomi a cercare insieme a loro il modo di concretizzare la tempesta di idee scatenata.

E così, nelle ore di studio e di preparazione, è nata la sceneggiatura, sono nati i testi originali e le parti da assegnare a personaggi nuovi (due studiosi e il redivivo Euripide) ed antichi (Oreste e Tindaro), sono stati rielaborati i versi di Euripide in veste moderna, sono state inventate le maschere (tagliate pochi minuti prima di andare in scena), le scenografie (immagini di sfondo e musica), il coro, cantato con tanta emozione.

Tutto molto bello, ma il momento più spettacolare è stato la sfilata del coro che accedeva al palco passando in mezzo al pubblico.

Grazie a tutti ragazzi! Grazie anche per il dono che mi avete fatto: un bel libro e un biglietto scritto a mano e firmato da tutti voi come ricordo di una serata indimenticabile.