Europa Latina è un’iniziativa formidabile, che ha saputo realizzare quello che nessun gruppo di insegnanti mai è riuscito nemmeno a pensare: proporre una didattica condivisa, basata su un metodo diverso da quello tradizionale, che si ispira alla didattica delle lingue cosiddette “vive”.

Impresa difficile, che ha introdotto cambiamenti epocali nella didattica delle lingue classiche. Il docente non è il verbo infallibile che dispensa il proprio sapere, seguendo schemi tramandati di generazione in generazione, rassicuranti quanto “vecchi”, nati in una scuola che non c’è più, che poteva contare su alunni ubbidientissimi proponendo “rosa, rosae…”, frasi come “le fanciulle immolano alle dee le cerve” e altre amenità che culminavano in elenchi di eccezioni d'ogni tipo. L’insegnante di questo nuovo metodo si mette in gioco per dare vita alle lingue che sono considerate insipientemente “morte”.

Il banner inserito nella prima pagina è un invito a curiosare nelle attività di questa vivacissima accademia di formazione.

Post scriptum (solo per chi è curioso)

Dopo un po’ di anni di didattica tradizionale, ho sperimentato il mio primo corso di latino basato sul metodo “natura” e vorrei esprimere il mio convinto apprezzamento per questa proposta didattica. È stato bello trasmettere conoscenze senza imporre elenchi di parole da imparare a memoria, liste di “eccezioni” e ripetitive povere frasi, meno latine di quelle del testo Familia Romana. Conoscevo da tempo il metodo. Ricordo con simpatia le cortesi sollecitazioni della rappresentante della casa editrice, che mi mostrava molti anni fa Familia Romana sostenendo la bontà del metodo e la validità della proposta didattica. Per tanto tempo non ho avuto occasione di adottare quel testo che mi attraeva e mi impauriva insieme. L’occasione si è presentata e sono contento dei risultati raggiunti; credo che insieme a me si siano divertiti gli allievi, un gruppo formidabile nato nei corsi di latino dell’Archivio di Stato di Milano, quelli che sono diventati “Latinisti dell’Archivio”, ai quali invio uno speciale saluto.