“Quello che colpisce nell’ascolto di questa voce che dice parole che non sono in grado di capire al primo ascolto è che sembrano canzoni da scrivere: i suoni, il ritmo, l’intonazione sono quelli di un canto che non ha ancora trovato le note su cui appoggiarsi”.
Dylan Thomas che legge se stesso è un’illuminazione, che spiega chiaramente il valore che l’autore dava al suono e al ritmo delle parole, un elemento di logica in una poetica che non dava alla logica il primato del significato poetico.
Ascoltare la poesia “And Death Shall Have No Dominion” (E la morte non avrà dominio) direttamente dalla voce di Dylan Thomas fa comprendere in un solo momento un fondamentale elemento di poetica e il motivo della scelta di Bob Dylan http://town.hall.org/radio/HarperAudio/020894_harp_ITH.html