Quando il latino conquista gli onori della cronaca.

Ha fatto scalpore l’iniziativa di tradurre in latino la celebre “Money”, brano principale dell’album “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd (latineOcculta Lunae Pars”). Gli autori di questa originale interpretazione sono i Fint Floyd, una band ferrarese che con questo nome arguto dichiara il suo amore per la musica dei grandi maestri.

Dalle notizie di cronaca si sa che l’editore Nicola Di Cristoforo, noto per essere il raffinato editore dell’agenda Agendae Res, nel 2012 ha proposto a questa band e a una coraggiosa collega di latino, Valeria Casadio, di tradurre e proporre questa traduzione.

Plaudeatur igitur (si dia un applauso dunque) a questa iniziativa, che ha qualche miglioramento possibile (quasi imperdonabili gli accenti tonici degli imperativi suscipe e abstine), ma è una splendida prova della vitalità e dell’universalità della lingua latina.

e ora... res novae

Due notizie sull'album

L'album nacque nell'estate del 1972, con l'idea di indagare sul lato oscuro dell'animo umano, rappresentato simbolicamente dall'altra faccia della luna, quella invisibile, invisibile e oscura come la malattia che si era impossessata di Syd Barret. La scelta di creare questo album fu originale e vincente: oggi The dark side of the moon è considerato tra i dischi più venduti al mondo nella storia del rock.

Due notizie sul branotesto di Money

Money è il primo brano della seconda facciata del LP; nella logica "antica" degli album di vinile i due lati di un disco avevano un senso diverso: erano l'equivalente dei due tempi di uno spettacolo. La seconda facciata (B) portava l'ascoltatore verso la conclusione, regola che aveva una notevole importanza soprattutto nei concept album. Teniamo sempre presente che "ai tempi del vinile" ci si doveva alzare dalla poltrona per girare il disco. Questa operazione è rimasta solo agli appassionati di questo modo di ascoltare musica.
Il brano è caratterizzato dal suono di un registratore di cassa, che suona all'insolito ritmo di 7/4. Solo i musicisti comprendono questo ritmo particolare. I semplici uditori si fanno prendere dalla musica orechhiabile, godendosi gli effetti speciali di cui sono capaci i Pink Floyd.
Il testo è una semplice esaltazione del potere dei soldi, espresso con semplicità e con qualche intuizione semiprofetica: "penso che mi comprerò una squadra di calcio".
La resa in latino è una bella sfida: il gergo del testo inglese non è privo di volgarità, che furono anche censurate in America; tutto il testo è caratterizzato da un sarcasmo che non fu inteso dal pubblico, che si lasciò abbagliare dall'immagine dell'arricchito volgare, senza, forse, cogliere il messaggio che Waters voleva far prevalere, cioè la vera volgarità insita nella ricerca ossessiva, nel possesso e nell'uso del denaro. 

Valete omnes

Per approfondire: A. Besselva Averame, Pink Floyd, Arcana ed. 2013; John Harris, The dark side of the moon, 2005. L'immagine è tratta dal mio LP personale e non credo che leda alcun diritto di alcuno.