Ammetto di non conoscere Revigozzo frazione di Bettola, un paese in provincia di Piacenza, che non avevo mai sentito nominare, prima di aver conosciuto nel web delle persone straordinarie, che onorano la cultura italiana e che credono nella lingua latina come uno strumento insuperato di comunicazione profonda con il nostro passato e il nostro presente. Un giorno li andrò a trovare ma, nel frattempo, invito tutti i miei lettori a visitare il sito e a cercare la pagina dedicata alla lingua latina.
Ebbene sì: Pieve di Revigozzo ha un cuore che batte al ritmo della lingua latina e che ha tanto da dire e da dare. Consiglio vivamente di cercare la pagina dove si può scaricare liberamente il libro Antiquitatis Latinae analecta con ampia disponibilià di formati (epub, mobi o pdf). Al bravo e generoso autore un plausus sentito.
Ecco la mia proposta di traduzione del testo annunciato dall'articolo nelle notizie flash: se è autentico, come pare, è importante perché compaiono, per la prima volta in un testo poetico, i nomi di Carasso e Larico, fratelli di Saffo, in un momento di vita legato all'attività economica della famiglia, esposta ai rischi della navigazione.
... ma tu sempre ripeti alla noia “Carasso è arrivato
con la nave carica”. È un cosa, credo,
che sanno Zeus e tutti gli dèi, però tu non devi
pensare a questo,
ma accompagnarmi e invitarmi a pregare
tanto Era regina perché
Carasso arrivi qui, con la sua nave
salva,
e ci trovi sani e salvi. Il resto
affidiamolo tutto agli dèi;
il bel tempo improvviso succede
a grandi tempeste.
Felici e straricchi diventano quelli
a cui vuole il re dell’Olimpo
inviare un nume apotropaico
per le sventure;
anche noi, se Larico alzasse la testa
e un giorno diventasse uomo,
allora da un grande peso dell’anima
saremmo subito liberi.
Un articolo di Dirk Obbink del 5 febbraio 2014, pubblicato sul TLS, annuncia la scoperta di due nuove poesie di Saffo, che si trovano sui papiri usati per il cartonnage di una mummia. Le poesie sono state intitolate "Poesia dei Fratelli" e "Poesia di Cipride", sembrano giovanili e sicuramente furono note ai grandi poeti latini che si ispirarono alla lirica greca arcaica. L'analisi linguistica dei testi, delle modalità di scrittura e dei materiali usati (fogli di papiro e inchiostro) confermano l'attribuzione alla grande poetessa greca e aggiungono alcuni interessanti elementi alla conoscenza dell'opera nel suo insieme. Nell'articolo sono riportati alcuni versi, con la traduzione in inglese. Spero di poterli pubblicare tra poco; nel frattempo si potrà leggere l'intero articolo con un clic qui. L'articolo completo uscirà nel prossimo numero della rivista Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik (ZPE).
(Aggiornato 21/11/2016)
Riceviamo dall'autrice Giulia Felisari e pubblichiamo con piacere la seguente segnalazione.
Vi segnaliamo l'inaugurazione della mostraL'Arte al Tempo della Crisi che si terrà questo venerdì 28 Febbraio alle ore 19.00 alla Triennale di Milano: la mostra ospita artisti provenienti dai paesi del Mediterraneo maggiormente colpiti dalla recessione (Grecia, Italia, Spagna e Portogallo). Tra le opere esposte vi sarà anche il documentario MATRIARCHE di Floriana Chailly e Giulia Felisari dedicato alle poesia femminile greca e magnogreca.
Nello spazio della mostra saranno inoltre realizzate delle performance per dare voce e corpo ai colori e ai sentimenti delle opere e dei paesi ospitati. Alle poetesse greche sarà dedicata la performance GUNAIKES che si terrà sabato 8 marzo alle ore 18.00: l'attore e musicista greco Kostas Gakis duetterà con la cantastorie calabrese Francesca Prestia, esprimendo in versi e musica paure, sogni e speranze dell'universo femminile.
Fa davvero una strana impressione sentire qualcuno che oggi parla in latino. Chi ha dimestichezza con la lingua capisce tutto, sente il suono di una lingua che è sua, ma non è madre... è antenata. È tutto merito dell'architetto Johannes Carolus Rossi, creatore della Sodalitas Latina Mediolanensis e questo tuffo nella nostra antica lingua sempre viva è ancora possibile nella multietnica e multifrenetica Milano di oggi. Il discorso scorre, ci si abitua subito alla pronuncia restituta, cioè quella più vicina alla probabile pronuncia classica. Per il resto nessun problema: sono accettate pronunce barbariche, incertezze e silenzi. Un piccolo gruppo davvero ospitale e aperto.
Tutto questo è avvenuto venerdì 27 settembre e si ripeterà venerdì 11 ottobre 2013 alle ore 18.30 al Circolo Filologico Milanese. Perché non farci un pensierio?
A breve comparirà anche un resoconto del primo incontro (ovviamente in latino) nella sezione dedicata alla Sodalitas, grazie alla quale inizierà la sua collaborazione Luca Gandolfi che curerà questa sezione insieme a me.
Valete omnes