Mediolani

Questa bella immagine è di un bravo artista moderno con cui ho avuto il piacere di collaborare: Nazzareno Guglielmi. Auguri a tutti


 

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Zampe di gallina si definiscono le mani di chi scrive male, in modo difficilmente comprensibile. 

Nello Pseudolus di Plauto, all’inizio del primo atto, troviamo un simpatico dialogo tra il protagonista, l’astuto schiavo Pseudolo, e Calidoro, il padroncino innamorato, che ha tra le mani una lettera della sua innamorata, Fenicia, la cortigiana che il lenone ha promesso in sposa al soldato Polymachaeroplagides.

Ecco il passo (Pseud. 20-30) con la traduzione (abbastanza libera);

Leggi tutto: Modi di dire che vengono da lontano

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Interessante incontro alla Scuola della Cattedrale del Duomo di Milano ieri 21 ottobre 2019 con il prof. Jacques Jouanna (Sorbona), direttore della collana dei classici greci della prestigiosa editrice parigina Les Belles Lettres e curatore dell’edizione critica delle opere di Ippocrate. Nella relazione il professore ha sottolineato come

Leggi tutto: Ippocrate - un giuramento rivisitato nel corso dei secoli

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Sta per iniziare il corso di latino presso l’Archivio di Stato di Milano, in via Senato 10.

Sabato 12 ci sarà la presentazione del corso e inizieremo subito parlando dei tempi di Cesare e Cicerone, periodo di fermento politico e culturale, che coincide con l’inizio della letteratura latina classica.
Due personaggi formidabili, importantissimi per la storia e per la letteratura, danno il nome a questo periodo vario e complesso. Una letteratura nuova e originale nasce dall’emulazione di quella greca, si rinnovano i generi letterari del periodo arcaico e perdono il primato i generi teatrali (palliata, cothurnata) delle origini. Nasce la grande poesia latina, vive il grande Catullo.

Leggi tutto: IV Corso di latino - lezioni del mese di ottobre

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Un’antichissima tavoletta d’argilla contenente i primi 13 versi del XIV canto dell’Odissea è stata trovata dagli archeologi greci e tedeschi impegnati negli scavi nella zona di Olimpia.

Con un po’ di fretta e di approssimazione ne ha dato notizia il Ministero della Cultura della Grecia, che, cedendo alla tentazione di un certo trionfalismo, aveva definito questo reperto come “probabilmente il più antico reperto scritto del poema omerico”. Dato che la tavoletta risale al III secolo d.C. ed abbiamo papiri più antichi che contengono testi omerici, la definizione va in parte ridimensionata: resta comunque la tavoletta d’argilla più antica contenente testi omerici.

Leggi tutto: luglio 2019 Omero su argilla

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