Brevia Latina, Graeca et Italica
Il direttore della rivista, Herimannus Pizzotti Novocomensis, mi ha fatto l'onore di pubblicare la mia versione latina del discorso di Malala.http://ephemeris.alcuinus.net/homines.php?id=1226 Gratias tibi maximas agimus, Herimanne.
Un simpatico articolo di Filippo Di Giacomo sul Venerdì di Repubblica del 9 agosto affronta il tema della morte del latino, sempre annunciata e, per fortuna, mai avvenuta. Fra le altre interessanti considerazioni si trova la versione latina della frase "andare contro corrente", che Papa Francesco ha rivolto ai giovani. L'espressione latina che funge da modello si trova nella Lettera CXXII di Seneca. Tuttavia...
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Nel numero 5749 del TLS (The Times Literary Supplement) si trova un bell'articolo dedicato ad Apuleio e, in particolare, alla traduzione di Sarah Ruden (The Golden Ass) che si accosta all'autore latino in modo originale, in linea con l'autore latino, così lontano dallo stile ciceroniano. Nell'introduzione al libro troviamo anche la giustificazione del suo ardito accostamento a Wodehouse: un registro vicino a forme più umili di letteratura. Tanto per avere un'idea del registro linguistico scelto, si può notare come la prima parola dell'opera "At" sia stata tradotta con un brillante "Okay". Consapevole della mia modesta padronanza della lingua inglese, mi permetto tuttavia di osservare che avrei preferito un titolo come Golden Donkie. Però è bello constatare quanto siano vivi gli studi classici nella cultura inglese. Questo sicuramente potrà contribuire alla vitalità della lingua latina.
Un economista, che stava commentando la tradizionale tendenza italiana a preoccuparsi poco per il futuro e a spaventarsi solo quando la situazione è di emergenza, ha usato argutamente questo motto latino. I Romani non temevano l'invasione dei nemici, ma furono terrorizzati dall'avvicinamento di Annibale alle porte di Roma. Livio racconta la storia di Annibale nella terza deca, a partire dal XXI libro.
La serata dedicata a Manzoni è stata un po' una sorpresa: non credo sia facile incontrare una quarantina di persone che partecipano a una serata dal tema così poco alla moda. Eppure... è successo.
La calda voce del violoncello del Maestro Guido Parma, le letture in parte note e in parte meno note e le immagini suggestive sono state apprezzate dai presenti, che hanno ritrovato l'eco di studi antichi e mai dimenticati e riscoperto un amico milanese che tanto ha contribuito a creare la lingua italiana.
Grazie al pubblico e grazie al Circolo Al77, un gruppetto di temerari che sa organizzare cose straordinariamente belle con i pochi mezzi che ha a disposizione.
A tutti buona pausa estiva, il sole è tornato, buone letture estive a tutti. :-)