Ovviamente i solutori del problema pensarono prima alle lingue "vive". La diffusione della comunicazione informatizzata fu sentita soprattutto dai paesi che si aprivano alle nuove tecnologie. Le lingue scritte nel mondo si servivano di caratteri diversi, avevano un orientamento diverso e le macchine dovevano avere un sistema di trasmissione dei file unico: solo così il computer emittente e quello ricevente potevano davvero comunicare tra loro. Lo sviluppo e il potenziamento delle macchine permise di accantonare lo standard ASCII e di arrivare allo standard UNICODE che attualmente comprende tutte le lingue scritte del mondo e ha ancora tanto spazio anche per le lingue che non sono ancora scritte. 

Furono sicuramente uomini di cultura che realizzarono questo progetto e, ovviamente, trovarono lo spazio anche per le lettere del greco antico, che sono quindi presenti nella mappa caratteri dei computer moderni in tutte le combinazioni possibili. Questa pagina in italiano spiega quali sono i principi ispiratori del gruppo di lavoro e i vantaggi dell'utilizzo di questo standard; noi passiamo a fare delle considerazioni più pratiche di utilizzo. Solo per curiosità andiamo a dare un'occhiata ai caratteri greci. Li troviamo qui e, con una ricerca in rete, troviamo font che possono soddisfare i gusti estetici di tutti. Il principio importante da salvaguardare è questo: a un codice di carattere corrisponde un carattere; prima si poteva giungere a una soluzione empirica, inaccettabile sul piano filologico.

Considerando però il numero dei caratteri possibili nella scrittura del greco antico, che comprende anche segni alfabetici scomparsi, locali, numerici, addirittura musicali, sorge l'esigenza di conoscere quali comandi si devono dare per inserire i grafemi desiderati: come posso scrivere in greco antico utilizzando una tastiera qualunque? Sicuramente non posso utilizzare i singoli codici, né scegliere i caratteri uno ad uno. Bisogna ricorrere a delle istruzioni convenzionali, che consentano una scrittura spedita e il più possibile "naturale".