L'undici febbraio 2013 non è stato un giorno storico solo per le dimissioni del papa, ma anche per la piccola rivincita che la lingua latina si è presa sulle tanto propagandate "lingue utili" definite "vive". L'unica persona in grado di comprendere e quindi divulgare la storica notizia è stata una giornalista che conosceva il latino.

Sento pieno l'orgoglio del latinista, perché, a dispetto di tutti quelli che ritengono il latino una lingua morta e inutile, questa volta è servita a qualcuno per divulgare una notizia incomprensibile per la maggior parte dei presenti. Complimenti dunque alla brava giornalista, ma per un giorno ci possiamo sentire fieri di essere cultori di questa lingua.

Il latino è lingua ufficiale dello Stato della Città del Vaticano, non è morta, né "storicamente conclusa" e lo possono testimoniare anche i cultori del neolatino e i latinofoni. È la madre dei dialetti italiani e della lingua italiana. Studiarne il lessico significa appropriarsi del significato delle parole che usiamo e non è cosa da poco saper usare bene le parole e comprenderne il vero significato.

Ora passiamo ai testi, ovviamente latini.