Cosa si prova ad aprire un armadio rimasto chiuso dal 79 d.C.? Il titolo è un po'... esagerato (lo ammetto) ma per 1943 anni questo mobile ha conservato una testimonianza che nessuno studio, nessuna fonte letteraria avrebbe potuto descriverci meglio: l’armadio di una casa “normale”, non di una villa da ammirare per la sua bellezza o per i suoi dipinti, gli oggetti quotidiani presenti in un appartamento in cui viveva una famiglia senza grandi risorse economiche, del “ceto medio”.
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Sono giunto in possesso di alcuni volumi della Biblioteca del Popolo, una collana che ebbe grande importanza per la divulgazione del sapere a partire dalla fine del XIX secolo. La storica casa editrice milanese pubblicò numerosissimi volumetti di 64 pagine nei quali si esponevano i rudimenti di tutte le scienze umane e scientifiche “in forma popolare, succinta, chiara, alla portata di ogni intelligenza”.
La mia attenzione è stata subito attirata da due volumi riguardanti la lingua latina: Grammatichetta (sic!) Latina (volume 139) e Sintassi latina (volume 281), pubblicati nel 1935.
Comincio a sfogliare il primo volume:
Per chi viaggia verso Bologna Fontanellato è il nome di un’area di parcheggio che si trova prima di Parma, una pausa nel noiosissimo percorso rettilineo dell’autostrada A1. Fontanellato merita assolutamente una pausa più lunga per una visita: è un borgo straordinario al cui centro si trova la Rocca Sanvitale, un castello circondato da un fossato, eretto in un grande spiazzo nel quale si svolgono periodicamente mercati d’antiquariato e di golosi prodotti gastronomici.
All’interno della rocca ci sono arredi interessanti, artistiche decorazioni pittoriche di grande originalità e ambienti ben conservati e ben descritti dalle guide che accompagnano i visitatori. Il gioiello della rocca è la saletta detta di Diana e Atteone, affrescata nel 1523 per il conte Galeazzo e sua moglie Paola Gonzaga da un giovanissimo Parmigianino: le lunette raccontano il mito che Ovidio celebra nelle Metamorfosi (III, 155-sgg.); lo specchio che si trova sul soffitto è contornato dalla scritta respice finem e nel fregio si trovano alcuni versi latini.
Quanto Ovidio c’è in questa saletta?
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